A
cura di Nana Arima
Malibù
:
come
la California, ma anche come l’omonimo rum caraibico a base di
cocco. Dolce ma allo stesso tempo forte, questo è il sound che vuole
proporre il gruppo di Treviglio
(BG). Tutto nasce nel 2012 da Fabio
Scaccabarossi
(voce) e dall’idea di presentare esclusivamente pezzi inediti.
Nel
luglio 2011 lo stesso Fabio presenta un cd autoprodotto, ma senza una
band ad accompagnarlo, bisogna aspettare settembre perché Leonardo
Colamaria
(chitarrista,
già conosciuto per aver suonato insieme con i Fuoritempo, tribute
band del Liga) si unisca al lui ed al suo progetto. A loro andrà a
far compagnia Gaspare
Castelli (chitarrista
anche lui) con il quale realizzano la clip di “Alza
il Volume”,
primo singolo
dell’album di Fabio, con il quale partecipano anche alla rassegna
“Talentando 2011” vincendo a pieni voti con un medley acustico
che conquista tutti. Grazie a questa vittoria partono i live
e nel
frattempo fanno il loro ingresso Francesco Donesana (batteria) e
Marco Fiorin (basso), con i quali preparano uno spettacolo
interamente acustico. A Giugno 2011 (dopo l’uscita di Marco e
l’ingresso di Mattia
al basso) escono i singoli “Chiederò”
e “Pezzo di Cuore”, frutto del featuring con Carlo, amico/poeta
di Fabio. Un mese dopo è fuori anche “A
luci spente”,
un brano interamente riarrangiato ed utilizzato per un’opera
teatrale.
A
settembre 2012 seguono nuove uscite (Gaspare e Leonardo) ma anche
nuovi ingressi ( Marco
Fugatti
e Francesco
Castellani)
che portano poi, il 24 agosto alla pubblicazione del loro Ep
“Ossessione”
(disponibile in tutti i digital store):
6
brani. Si parte da “Non
aver paura”,
traccia già presente in un altro
album
e riarrangiata per l’occasione, una vera e propria infusione di
coraggio ed energia per passare poi ad “Ossessione” (brano che dà
il titolo all’album) che racconta di un amore non corrisposto e
difficile da cancellare… un’ossessione appunto. Si termina con
“Nella mia Testa” (a mio avviso il pezzo forte del disco ed
un’ottima prova di Fabio come cantautore) che riprende il filone
dell’amore inteso come storia ormai finita che però tende a
tornare sempre a galla. A seguire le versione strumentale che
comunque non sono da meno…
Rock
forte ma intenso allo stesso tempo, una piacevole scoperta capace di
trascinarti già dal primo ascolto, sia per i testi che per le linee
melodiche. Non ci sono dubbi che ne sentiremo ancora parlare: stay
tuned!